Master Conversations
Simon Njami in conversazione con William Kentridge su Arte, Cultura, Educazione, e molto altro.
Master Conversations
Simon Njami in conversazione con Rossy De Palma su Arte, Cultura, Educazione, e molto altro.
Cos’è AtWork?
Il format di AtWork si fonda su quattro elementi principali:
Il workshop
All’inizio del workshop, i partecipanti sono invitati a scrivere la loro interpretazione del tema centrale. Un modo per avviare il processo di riflessione critica all’interno del gruppo, che poi si estenderà all’intera comunità AtWork.
Il workshop ha una durata di 5 giorni, durante i quali i partecipanti, guidati dall’artista/curatore, si confrontano sul tema prescelto e realizzano i loro taccuini.
Il workshop segue un modello “input-elaborazione-output” e si articola nelle seguenti fasi:
- Confronto critico e dibattito sul tema del workshop
- Elaborazione e definizione dell’idea
- Realizzazione e presentazione del taccuino
La mostra
La mostra è la prima occasione di condivisione ed estensione del dibattito al di fuori del gruppo di lavoro.
Si tratta di un momento fondamentale per le attività del workshop: grazie alla mostra, infatti, i partecipanti possono interagire e confrontarsi con un pubblico esterno, allargando i confini del dibattito e potenziando l’esperienza di elaborazione critica. I taccuini realizzati dai partecipanti sono esposti in una galleria locale, accompagnati dai taccuini della collezione online. La mostra può essere allestita subito dopo il workshop o successivamente, per consentire ai curatori di organizzarla al meglio. L’allestimento della mostra, in collaborazione con l’organizzazione che la ospita, è infatti parte integrante delle attività del workshop e rappresenta un’ulteriore occasione di confronto e acquisizione delle competenze curatoriali di base.
La comunità e la Collezione
Uno dei principi fondanti del format è la creazione della comunità di AtWork. Attraverso la pagina Facebook AtWork Group, i partecipanti possono connettersi a una rete internazionale e interculturale di individui accomunati dagli stessi interessi e avere uno spazio dove condividere esperienze, idee e pratiche.
Gli studenti possono decidere di donare i taccuini realizzati durante il workshop a Moleskine Foundation, adottando una licenza Creative Commons. I taccuini entrano quindi a far parte della collezione (sia fisica che online), sostenendo le attività della Fondazione e le future iniziative di AtWork. Raccogliendo le proposte creative emerse durante le varie esperienze di AtWork, la collezione online costituisce una preziosa fonte di ispirazione per giovani talenti di tutto il mondo. Far parte della collezione rappresenta inoltre, per i partecipanti, un’opportunità unica per esporre i propri lavori accanto a quelli di artisti contemporanei già affermati, senza alcuna gerarchia tra le opere in mostra. Questo approccio orizzontale è alla base dell’intera esperienza di AtWork e consente ai partecipanti di oltrepassare i confini della loro dimensione locale e accedere a uno spazio di confronto internazionale con un pubblico ampio e variegato.
“Non abbiamo niente da insegnare a nessuno… La luce che ognuno porta dentro di sé chiede solo di poter emergere. E il nostro ruolo, supponendo di avere i mezzi intellettuali e umani per farlo, è quello di favorire la rivelazione e il fiorire di questa luce.”
Simon Njami — Advisor
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In breve
Ideato da
Moleskine Foundation e Simon Njami
Piattaforma online
at-work.org
Advisor
Simon Njami
Colophon
Partner
Kër Thiossane, Dakar, Senegal
Fondation Donwahi, Abidjan, Costa d’Avorio
Al Riwaq Art Space, Manama, Bahrein
Kunstenfestival, Watou, Belgio
mARTadero, Cochabamba, Bolivia
Makarere University, Kampala, Uganda
Maisha Foundation, Kampala, Uganda
Polimoda, Firenze, Italia
Nation25, Venezia, Italia
Darb 1718, Il Cairo, Egitto
Something Else, Off Biennale Cairo
Fondazione Fotografia Modena, Modena, Italia
State of Concept, Athens, Greece
Tandem Europe
Onassis Cultural Centre, Atene, Grecia
FARE, Milano, Italia
Leo Burnett, Milano, Italia
Desta for Africa, Addis Abeba, Etiopia
National Gallery of Zimbabwe, Harare, Zimbabwe
Hangar, Lisbona, Portogallo