Ci siamo messi AtWork e ce l’abbiamo fatta. Insieme.

Dopo la chiusura della campagna di crowdfunding per la realizzazione di AtWork Addis Abeba, tanti ringraziamenti e qualche riflessione.

Sono passati sessanta giorni dall’inizio della nostra prima campagna di crowdfunding. Dopo sei anni di attività, abbiamo pensato che fosse giusto provare a contare sul sostegno di una comunità più estesa di quella che fino a quel momento aveva lavorato in prima persona per la realizzazione del format. AtWork è un progetto fondato sulla condivisione, sulla relazione e sul desiderio di contaminazione. Sulla base di questo presupposto, dunque, non potevamo non provare ad estendere questa sorta di “Costituzione ideale” anche all’esterno dei nostri perimetri consolidati. Volevamo verificare il nostro radicamento, la capacità di comunicare e quella di rinnovarci. Nonostante sperassimo che la campagna avesse il buon esito che alla fine ha ottenuto, in questi due mesi per noi è stato importante poter constatare come attorno a questo percorso si sia sviluppato un circuito così virtuoso. L’atto di generosità compiuto dagli artisti che hanno donato le loro preziose opere per la realizzazione di AtWork Addis è stato davvero stupefacente. Ma, altrettanto stupefacenti, sono state la vostra vicinanza e il vostro sostegno. Il fatto che la somma del goal sia stata raggiunta in anticipo sulla chiusura della campagna, ci ha così consentito di destinare le ultime ore prima del gong alla raccolta fondi per AtWork Douala, una possibile nuova tappa in Camerun con un partner consolidato: Doual’Art.

Abbiamo  scommesso sulla visione che va al di là di un progetto singolo, ma che ha l’ambizione di creare un movimento. AtWork è un format educativo, è immateriale e intangibile allo spettatore. Chi sostiene l’educazione fa un atto di fede, di lungimiranza nel futuro. Non contribuisce a qualcosa di immediato, presente. Scommette sul futuro, sulla “nuova generazione di pensatori” in Africa sperando che poi “salvi” anche la vecchia e cara Europa. E siamo contenti che questa visione abbia risuonato in tutti voi, restituendoci nuova energia e rinnovato entusiasmo.

Assieme agli strumenti che renderanno realizzabile AtWork ad Addis Abeba, oggi ci sentiamo forti del vostro sostegno. La vita dei taccuini in questi sessanta giorni è stata avventurosa, a cavallo di Africa e Europa. Le opere hanno viaggiato dal festival #Afropixel#5 all’interno di Dak’Art 2016, passando per Basilea, in occasione di Art Basel in Basel, fino all’appartamento Lago nel cuore di Milano. Insomma, questi due mesi sono stati per noi un vero e proprio viaggio durante il quale abbiamo incontrato partner, amici, collaboratori, nuovi spazi di confronto, nuovi compagni di viaggio. Un doveroso grazie a ognuno di voi e in particolar modo a tutti gli artisti e le persone che ci hanno sostenuto con la loro presenza, le loro opere e la loro costanza:

ARTISTES

Erminia De Luca
Pélagie Gbaguidi
Aida Muluneh
Maurice Pefura
Giorgio Vigna
Luca Vitone
Enzo Umbaca

PARTNER/BRICKER

Appartamento Lago
Art Basel
Raffaele Bellezza
Lionel Cuni
Fine-Mart
Fondazione Cariplo
Katrin Peters-Klaphake
Anna Kucma
Indiana Production
Ker Thiossane
Kickstarter
Youssef Limoud
Amira Parree
Zosia Swidlicka
Monica Tarabini

DONATORI SU KICKSTARTER

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