Cos’è Confini?

Confini (Borders) documenta da gennaio 2008 le rotte africane dei migranti su Wikipedia e crea una rete di risorse umane capace di rafforzare la collaborazione e la condivisione dei saperi tra tutte le associazioni, gli operatori e le persone coinvolte nei processi migratori.

Nel 2012 Confini ha ampliato e modificato la sua struttura, creando un’associazione non-profit: l’Archivio delle Memorie Migranti (AMM).

Cos’è l’AMM?

L’Archivio delle Memorie Migranti (AMM) è un’associazione che mira a promuovere un dibattito critico e un cambio di prospettiva sul tema dei migranti, educando le giovani generazioni sul fenomeno della mobilità transnazionale attraverso l’uso di documentari e altre forme di racconto autobiografico.

L’AMM è costituito da un gruppo di autori, ricercatori, registi, operatori dei media, migranti e non, accomunati dalla scelta di un metodo partecipativo per documentare gli attuali processi migratori e conservarne traccia nel patrimonio collettivo della memoria nazionale e transnazionale. L’AMM opera in due ambiti principali: attività di ricerca, volta a documentare e a conservare testimonianze scritte e orali, e realizzazione di prodotti audiovisivi, materiali audio e documentari.

L’attività dell’AMM è finalizzata alla produzione di testimonianze, alla raccolta e alla conservazione di racconti scritti e orali, materiali audio e documentari, con il coinvolgimento diretto di migranti, rifugiati e richiedenti asilo nella definizione dei criteri di raccolta, conservazione e condivisione delle loro storie attraverso vari canali (festival cinematografici, social network, istituzioni educative, eventi e attività di sensibilizzazione).

“Se non avete alcuna esperienza di migrazione, dovete stare molto attenti nel raccontare le storie dei migranti. Parlare di migrazione è impossibile, ma è possibile narrare le storie dei migranti.”

Dagmawi Yimer

Cosa abbiamo fatto insieme

Sin dalla fondazione dell’AMM nel 2012, lettera27 sostiene le attività dell’associazione, offrendo un contributo economico e strategico.

Nel 2014 Va’ pensiero – il documentario realizzato da Dagmawi Yimer e dall’AMM su due episodi di violenza razziale avvenuti a Milano e a Firenze – ha fatto il giro dell’Italia e dell’Europa, con proiezioni pubbliche e incontri. È stato presentato al Cinema Studies Dept – Tisch-NYU di New York e all’UCSD Faculty Club di San Diego. Ha inoltre partecipato a vari festival, collezionando una serie di importanti riconoscimenti: vincitore della sezione E’XTRA del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, menzione speciale al Salento International Film Festival e al Sole Luna Festival di Treviso, vincitore del premio della giuria giovani al Sole Luna Festival di Palermo e al Mediterraneo Film Festival di Carbonia.

Dagmawi Yimer, Va’ pensiero

Legata al film è anche una nuova iniziativa rivolta ai giovani e alle scuole: a dicembre 2014, durante il XVIII Meeting dei diritti umani del Forum Mandela per le scuole, organizzato dalla Regione Toscana a Firenze, è stato presentato un kit didattico realizzato da AMM e Giunti Scuola. Il kit è stato lanciato nel 2015 in Lombardia e in Toscana, con sondaggi campione in alcune scuole di Roma e Napoli.

Ogni kit si compone di tre unità didattiche e diversi capitoli corrispondenti ai temi toccati nel film. Ad esempio, il colonialismo e la schiavitù (ben presenti nel film attraverso lo spettacolo di Mohamed Ba), i luoghi comuni, gli stereotipi e altri. Ad ogni tema corrispondono diversi spezzoni del film, che quindi può essere visto per intero o secondo i capitoli tematici. Il kit comprende un manuale ed è pensato per essere usato in modo semplice e autonomo dagli insegnanti.

Io Sto Con la Sposa, Venice Film Festival, 2014

“Prima di cambiare il mondo, occorre cambiare il modo in cui lo raccontiamo”

Gabriele Del Grande

Io sto con la sposa è un documentario basato su un’idea politica lanciata da un giornalista indipendente, un regista italiano e un poeta palestinese. I tre sono partiti da Milano nel novembre 2014 per “accompagnare” cinque rifugiati palestinesi e siriani in Svezia, attraversando i confini dei Paesi europei ed eludendo le norme sull’immigrazione con l’escamotage di un finto corteo nuziale. Il documentario non è soltanto un film, ma anche un progetto dalla forte identità politica, collettiva e sociale. Questo, insieme al forte approccio strategico e a un’efficace campagna di comunicazione, ha portato alla più grande operazione di crowdfunding mai realizzata in Italia.

La strategia volta ad attivare un’intera comunità intorno al progetto ha ruotato intorno a quattro attività principali:

1. Potenziamento delle attività sui social media, attraverso un’ampia diffusione delle notizie apparse sui media tradizionali e l’organizzazione di eventi, presentazioni e altre attività di comunicazione.

2. Costruzione di un’identità del progetto capace di sopravvivere e crescere autonomamente anche dopo la fine della campagna.

3. Attività volte a promuovere l’organizzazione di eventi offline per la raccolta fondi.

4. Attività di monitoraggio e valutazione costante dei risultati per tutta la durata della campagna.

Raggiunto in breve il suo obiettivo economico, la campagna di sensibilizzazione #iostoconlasposa ha suscitato un ampio dibattito critico e una grande partecipazione, raccogliendo un enorme numero di donazioni e di consensi attraverso eventi spontanei per la raccolta fondi.

Il documentario è stato selezionato al Festival Internazionale del Cinema di Venezia (Fuori Concorso), dove ha vinto tre premi, ed è stato invitato a numerosi festival internazionali, tra cui l’International Documentary Film Festival (IDFA) di Amsterdam, il Dubai Film Festival e molti altri. Altre anteprime si sono svolte in Brasile, Svizzera, Belgio e Giordania. Nel 2014, il film è stato visto da più di 70.000 spettatori ed è rimasto nelle sale italiane per nove settimane consecutive.

lettera27 sostiene inoltre il Premio Mutti-AMM, l’unico premio assegnato ogni anno ai registi migranti residenti in Italia.

Premio Mutti AMM at Venice Film Festival 2014
Julie Polidoro, “Tutti i mari del mondo in contatto”, 2012

In breve

Piattaforma online
WikiAfrica
Archivio Memorie Migranti

Partner principale
AMM – Archivio delle memorie Migranti

Colophon

Contatto direttore programma AMM
amm.segreteria@gmail.com


Donatore

OSF – Open Society Foundations
Fondazione Cariplo

Partner attuatore
Progetti FEI Università di Torino
Daedalus
Università di Napoli L’Orientale
Giunti Ed.
Amici di Giana/Cineteca di Bologna/Fondazione Pianoterra
Cortona On the Move
Associazione InMigrazione

Quello che abbiamo fatto in passato
Va’ Pensiero – A film by Dagmawi Yimer
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