Cos’è l’AMM?
L’Archivio delle Memorie Migranti (AMM) è un’associazione che mira a promuovere un dibattito critico e un cambio di prospettiva sul tema dei migranti, educando le giovani generazioni sul fenomeno della mobilità transnazionale attraverso l’uso di documentari e altre forme di racconto autobiografico.
L’AMM è costituito da un gruppo di autori, ricercatori, registi, operatori dei media, migranti e non, accomunati dalla scelta di un metodo partecipativo per documentare gli attuali processi migratori e conservarne traccia nel patrimonio collettivo della memoria nazionale e transnazionale. L’AMM opera in due ambiti principali: attività di ricerca, volta a documentare e a conservare testimonianze scritte e orali, e realizzazione di prodotti audiovisivi, materiali audio e documentari.
L’attività dell’AMM è finalizzata alla produzione di testimonianze, alla raccolta e alla conservazione di racconti scritti e orali, materiali audio e documentari, con il coinvolgimento diretto di migranti, rifugiati e richiedenti asilo nella definizione dei criteri di raccolta, conservazione e condivisione delle loro storie attraverso vari canali (festival cinematografici, social network, istituzioni educative, eventi e attività di sensibilizzazione).
“Se non avete alcuna esperienza di migrazione, dovete stare molto attenti nel raccontare le storie dei migranti. Parlare di migrazione è impossibile, ma è possibile narrare le storie dei migranti.”
Dagmawi Yimer
Cosa abbiamo fatto insieme
Sin dalla fondazione dell’AMM nel 2012, lettera27 sostiene le attività dell’associazione, offrendo un contributo economico e strategico.
Nel 2014 Va’ pensiero – il documentario realizzato da Dagmawi Yimer e dall’AMM su due episodi di violenza razziale avvenuti a Milano e a Firenze – ha fatto il giro dell’Italia e dell’Europa, con proiezioni pubbliche e incontri. È stato presentato al Cinema Studies Dept – Tisch-NYU di New York e all’UCSD Faculty Club di San Diego. Ha inoltre partecipato a vari festival, collezionando una serie di importanti riconoscimenti: vincitore della sezione E’XTRA del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, menzione speciale al Salento International Film Festival e al Sole Luna Festival di Treviso, vincitore del premio della giuria giovani al Sole Luna Festival di Palermo e al Mediterraneo Film Festival di Carbonia.
Legata al film è anche una nuova iniziativa rivolta ai giovani e alle scuole: a dicembre 2014, durante il XVIII Meeting dei diritti umani del Forum Mandela per le scuole, organizzato dalla Regione Toscana a Firenze, è stato presentato un kit didattico realizzato da AMM e Giunti Scuola. Il kit è stato lanciato nel 2015 in Lombardia e in Toscana, con sondaggi campione in alcune scuole di Roma e Napoli.
Ogni kit si compone di tre unità didattiche e diversi capitoli corrispondenti ai temi toccati nel film. Ad esempio, il colonialismo e la schiavitù (ben presenti nel film attraverso lo spettacolo di Mohamed Ba), i luoghi comuni, gli stereotipi e altri. Ad ogni tema corrispondono diversi spezzoni del film, che quindi può essere visto per intero o secondo i capitoli tematici. Il kit comprende un manuale ed è pensato per essere usato in modo semplice e autonomo dagli insegnanti.
“Prima di cambiare il mondo, occorre cambiare il modo in cui lo raccontiamo”
Gabriele Del Grande
Io sto con la sposa è un documentario basato su un’idea politica lanciata da un giornalista indipendente, un regista italiano e un poeta palestinese. I tre sono partiti da Milano nel novembre 2014 per “accompagnare” cinque rifugiati palestinesi e siriani in Svezia, attraversando i confini dei Paesi europei ed eludendo le norme sull’immigrazione con l’escamotage di un finto corteo nuziale. Il documentario non è soltanto un film, ma anche un progetto dalla forte identità politica, collettiva e sociale. Questo, insieme al forte approccio strategico e a un’efficace campagna di comunicazione, ha portato alla più grande operazione di crowdfunding mai realizzata in Italia.
La strategia volta ad attivare un’intera comunità intorno al progetto ha ruotato intorno a quattro attività principali:
1. Potenziamento delle attività sui social media, attraverso un’ampia diffusione delle notizie apparse sui media tradizionali e l’organizzazione di eventi, presentazioni e altre attività di comunicazione.
2. Costruzione di un’identità del progetto capace di sopravvivere e crescere autonomamente anche dopo la fine della campagna.
3. Attività volte a promuovere l’organizzazione di eventi offline per la raccolta fondi.
4. Attività di monitoraggio e valutazione costante dei risultati per tutta la durata della campagna.
Raggiunto in breve il suo obiettivo economico, la campagna di sensibilizzazione #iostoconlasposa ha suscitato un ampio dibattito critico e una grande partecipazione, raccogliendo un enorme numero di donazioni e di consensi attraverso eventi spontanei per la raccolta fondi.
Il documentario è stato selezionato al Festival Internazionale del Cinema di Venezia (Fuori Concorso), dove ha vinto tre premi, ed è stato invitato a numerosi festival internazionali, tra cui l’International Documentary Film Festival (IDFA) di Amsterdam, il Dubai Film Festival e molti altri. Altre anteprime si sono svolte in Brasile, Svizzera, Belgio e Giordania. Nel 2014, il film è stato visto da più di 70.000 spettatori ed è rimasto nelle sale italiane per nove settimane consecutive.
lettera27 sostiene inoltre il Premio Mutti-AMM, l’unico premio assegnato ogni anno ai registi migranti residenti in Italia.
In breve
Piattaforma online
WikiAfrica
Archivio Memorie Migranti
Partner principale
AMM – Archivio delle memorie Migranti
Colophon
Contatto direttore programma AMM
amm.segreteria@gmail.com
Donatore
OSF – Open Society Foundations
Fondazione Cariplo
Partner attuatore
Progetti FEI Università di Torino
Daedalus
Università di Napoli L’Orientale
Giunti Ed.
Amici di Giana/Cineteca di Bologna/Fondazione Pianoterra
Cortona On the Move
Associazione InMigrazione
Quello che abbiamo fatto in passato
Va’ Pensiero – A film by Dagmawi Yimer
Welcome to Italy Project
Lampedusa Project
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