AtWork Venezia “Where is South?” sulle onde di Poseidon.

AtWork Venice "Where is South?" participants with Simon Njami

Si è concluso il nuovo capitolo veneziano di AtWork “Where is South?” dedicato ai giovani rifugiati e implementato in partnership con UNHCR. Ora i taccuini prodotti dai partecipanti sono in mostra a Palazzo Querini, assieme alle opere illustri di “Rothko in Lampedusa”.
ll workshop si è svolto presso Palazzo Giustinian di Fondazione Ugo e Olga Levi, nel corso del quale 18 rifugiati e loro coetanei italiani hanno discusso della propria idea di “Sud”. Il tema del workshop è stato il punto di partenza di un percorso emotivo e cognitivo profondo, di analisi e dibattito critico.
Come scrive Liryc Dela Cruz, partecipante del workshop e redattore dell’introduzione al catalogo della tappa: “l’impulso di questo progetto è la ricerca del Sud. Un indovinello che ci è stato presentato al nostro arrivo a Venezia. Siamo marinai? Siamo giunti a Venezia fluttuando nella sua acqua incessante, persi nei suoi canali e lanciati avanti e indietro dalle potenti onde di Poseidon, Simon Njami. Giorno dopo giorno, abbiamo sentito storie di perdita, sogni, fuga, desiderio e spaesamento. Storie che molti di noi sono mortificati a raccontare o ricordare. Il nostro viaggio alla ricerca del Sud ci ha portato ad essere nudi e riconnetterci di nuovo a noi stessi. Poseidone ci ha scolpito per affrontare le nostre verità, paure, vergogne, malattie, ricordi e strati di imposizioni che ci hanno impedito di liberare la nostra mente e anima. Il processo non è mai stato facile. Siamo stati scossi e distrutti. Siamo diventati marinai che navigano in un oceano di conoscenza e di nulla alla ricerca di significati sotto la violenta pioggia di confusione, alienazione e disconnessione. Alla fine, abbiamo trovato la riva (…).”

Hina John during AtWork Venice workshop

Approdare alla riva e realizzare AtWork a Venezia non è stata un’impresa facile. Ha richiesto sensibilità, delicatezza, impegno, pugno di ferro a tratti. E determinazione da parte di tutti, operatori e assistenti sociali in primis. Fiducia da parte dei ragazzi, che Simon Njami ha saputo conquistarsi con instancabile ascolto, accoglienza, durezza al contempo. Li ha spronati, provocati, accompagnati, derisi e gratificati. Momento dopo momento, giorno dopo giorno. Un processo alchemico, personale e collettivo, che non trasforma solo i partecipanti ma ci ha trasformati tutti, come sempre accade quando si innesca una reale empatia.
Francesca Paiella, operatrice sociale della Cooperativa Il Volo e project manager di Atelier Trame Libere dice: “Il percorso è stato bello e travagliato e come è giusto, ha attraversato tante fasi, compresa quella del rifiuto iniziale e del totale innamoramento poi! Credo che Hina (John, partecipante) abbia esplorato una parte di sé, sconosciuta a lei stessa e per questo sia tornata a casa con un bagaglio preziosissimo. Ciò è veramente impagabile e raramente avviene durante i percorsi di accoglienza per richiedenti asilo.”

AtWork Venice exhibition at Palazzo Querini

La mostra AtWork Venezia “Where is South?” sarà aperta al pubblico fino al 24 novembre 2019 ed è co-curata dagli stessi partecipanti, nel contesto della mostra “Rothko in Lampedusa”, curata da Francesca Giubilei e Luca Berta per UNHCR, partner di tutta l’iniziativa.

Ai taccuini dei partecipanti di Venezia si aggiungono inoltre 5 taccuini di partecipanti alle edizioni precedenti di AtWork e il taccuino di Mohamed Keita, già artista in mostra, da lui realizzato durante AtWork a Modena nel 2016.

Ringraziamo tutti gli individui e sponsor, tra i quali System Professional Italia e Tree che hanno reso questa tappa possibile.
La tappa è stata fatta in collaborazione con Nation25, Fondazione Ugo e Olga Levi, Associazione Italiana Giovani per l’Unesco, Freel, Save the Children, Civico Zero (Milano e Torino),Trame Libere, Talking Hands, Cooperativa Sociale Il Volo, SPRAR Itri.
Alcuni dei partecipanti porteranno questa esperienza ad arricchire la seconda fase di laboratorio “B&W – Black & White, la tendenza migrante” in residenza al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma dal 1 al 13 ottobre 2019.

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