AtWork Tour “I had a dream” è in arrivo a Ciad

Maria Giovanna Sodero, AtWork Roma "I had a dream", Moleskine Foundation Collection

Prosegue il viaggio del nostro format educativo itinerante AtWork. Siamo infatti lieti di annunciare la seconda tappa del Tour AtWork 2018 “I Had a Dream”. Condotto dal nostro advisor Simon Njami, il workshop intensivo di 5 giorni si terrà a Ndjamena, in Ciad, dal 2 al 6 luglio e sarà organizzato in partnership con il Museo Nazionale del Ciad e l’associazione culturale locale Djamah Afrik.

Selezionati attraverso una open call, 25 giovani talenti creativi hanno ricevuto da Moleskine Foundation delle borse di studio che copriranno i costi di partecipazione al workshop. Si tratta di aspiranti artisti e studenti di cinema e produzione audio-visiva, che parteciperanno al workshop organizzato presso il Museo Nazionale del Ciad. In una realtà in cui le risorse destinate alle iniziative culturali sono quasi inesistenti, siamo davvero felici di poter offrire a questi giovani talenti una piattaforma educativa non convenzionale che diventerà un’occasione di incontro e scambio creativo e darà loro l’opportunità di far parte del network creativo internazionale di AtWork. Insieme ai nostri partner locali, lavoriamo per rendere questo format replicabile e sostenibile nel futuro.

AtWork Rome "I had a dream" workshop conducted by Simon Njami

Seguendo le orme della prima tappa del Tour, che ha avuto luogo a Roma, i partecipanti eserciteranno il loro pensiero critico confrontandosi sulla “utilità” dei propri sogni e daranno un’interpretazione creativa del tema attraverso le pagine dei loro taccuini.
Le opere d’arte realizzate durante il workshop saranno esposte al Museo Nazionale del Chad dall’8 al 20 luglio, in una mostra co-curata dai partecipanti.

Come afferma il nostro advisor Simon Njami, “Si tratta di una scuola di libertà e impegno sociale. Perché nessun cambiamento può essere attivato da un solo individuo. Se Nelson Mandela, Mahatma Ghandi o Martin Luther King – per nominare solo alcuni dei più grandi sognatori – sono riusciti nella loro impresa, è soprattutto perché sono stati in grado di convincere altri al di fuori di sé. È ora di dire ai giovani che rappresentano il nostro futuro che non bisogna essere fatalisti. Qualunque sia la realtà in cui siamo nati, è ciò che facciamo che determina ciò che realmente siamo. In poche parole, ‘I Had a Dream’ è un invito ad agire, qui e ora”.

Nel 2019, al termine del Tour, una mostra internazionale presenterà 100 partecipanti, 100 sogni, 100 progetti. Nel frattempo, seguiteci sui social media e passate parola. Ispiriamo insieme una nuova generazione di pensatori creativi!

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