AtWork Capitolo 05: i taccuini in mostra alla Fondazione Fotografia Modena

notebooks produced by AtWork Modena participants

Dal 14 al 19 aprile alla Fondazione Fotografia Modena la suggestiva mostra dei taccuini  prodotti nel corso di AtWork Modena Chapter 05, intitolata “24 Hours”.
Il workshop, che si è tenuto nel mese di marzo alla Fondazione Fotografia Modena, condotto da Simon Njami, nostro partner e advisor d’eccellenza, si è sviluppato attorno alla funzione dell’eterocronia nella costruzione delle immagini.

Imparare oggi ad orientarsi nello spazio e nel tempo è possibile solo a partire dall’accettazione della frammentazione come stato delle cose. Abbandonata una visione omogeneizzante della realtà, che costringe le differenze, le sincronie e le diacronie a un’unità innaturale, è possibile scoprire il valore creativo insito nella rottura che grazie all’arte può esprimersi.
A partire da questa riflessione preliminare, in collaborazione con Fondazione Fotografia Modena, è stato organizzato nel mese di marzo un workshop di tre giorni, coordinato da Simon Njami, attorno alla funzione dell’eterocronia nella produzione delle immagini. Protagonisti gli allievi del master di fotografia e del corso per curatori. La rottura con la contemporaneità e la riappropriazione della multiformità del rapporto meticcio tra spazio e tempo, ha liberato la creatività dei partecipanti al workshop, generando la trasformazione dello sguardo e, di conseguenza, della realtà ritratta.
Nell’ultimo giorno del workshop, Simon Njami – a Modena anche per la curatela di “A Silent Solitude”, la mostra personale del fotografo Santu Mofokeng, vincitore del Premio Internazionale per la Fotografia 2016, inaugurata al Foro Boario il 6 marzo – ha accompagnato gli studenti in un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’eterocronia tra le immagini del maestro Sudafricano.
Un percorso di “destrutturazione percettiva della realtà”, che ha generato tra i partecipanti uno spazio di condivisione visiva ed emotiva mai sperimentata prima.
I taccuini Moleskine, seguendo la traccia di “Una giornata particolare”, sono diventati il tessuto temporale lungo il quale l’esperienza è andata quotidianamente depositandosi, dando vita a 19 opere inedite e creative, che gli studenti hanno prodotto anche nelle settimane che sono seguite al workshop.

I taccuini, realizzati da Giulia Di Michele, Silvia Gelli, Cristina Prisca Magnani, Alice Mazzarella, Zoe Paterniani, Federika Ponnetti, Clelia Rainone, Michela Ronco, Yulia Tikhomirova, Sara Vighi, Viviana Vitale (studenti biennio 2015/17); Elena Canevazzi, Francesca Ferrari, Alessio Gianardi, Andrea Luporini, Orlando Myxx, Sara Savorelli, Livia Sperandio (biennio 2014/16), e da Mohamed Keita, aspirante fotografo della Costa d’Avorio, che è stato invitato come partecipante al workshop, saranno esposti presso la sede didattica di Fondazione Fotografia Modena (via Giardini 160) dal 14 al 19 aprile.

La mostra, intitolata “24 hours” e curata da Erika Molta e Silvia Vercelli, allieve del corso curatori 2016 di Fondazione Fotografia, verrà inaugurata giovedì 14 aprile alle 18.30 e resterà aperta fino al 19 aprile dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. Ingresso libero.

[Immagine: taccuini prodotti dai partecipanti di AtWork Modena]

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