“Dov’è il SUD? – AtWork Venezia lo esplora partendo dal mare.

"My Sister's Sea", Yohana Zecarias, AtWork New York "Where is South?"

La nuova tappa veneziana di AtWork in collaborazione con UNHCR è dedicata al potenziale creativo di ogni individuo, qualunque sia il suo “status”.
“Il tema “Dov’è il Sud?” vuole liberare la nostra mente da tutti quei pregiudizi e ideologie che affollano le nostre teste quando nominiamo i punti cardinali e a riconsiderali per quello che sono: direzioni. Se ci riusciamo, potremmo riscoprire che Sud o Nord non esistono in quanto tali ma si attivano nel loro significato a seconda di quello che pensiamo essi siano. Ovunque noi ci troviamo, c’è sempre un sud, e quindi siamo noi che definiamo il significato della “parola”, perché Sud comincia da me”.

Questo lo statement di Simon Njami per trovare un terreno comune di partenza per iniziare una discussione, stimolare un pensiero critico, aprire uno sguardo laterale su questioni che sembrano ovvie ma, ovviamente, non lo sono mai.

La prossima tappa veneziana di AtWork è in collaborazione con UNHCR ed è dedicata ai rifugiati in dialogo con ragazzi di varie provenienze, background e status per ribadire che ogni essere umano è dotato di una forza creativa unica e irripetibile, la cui espressione è un contributo allo sviluppo culturale e umano della comunità che lo circonda.
Oltre lo “status” appunto, oltre lo stereotipo del Sud – qualunque esso sia.

Il capitolo si svolge in due fasi: il workshop, dal 9 al 13 settembre, e la mostra dei taccuini prodotti dai partecipanti, dal 17 settembre al 24 novembre, a Palazzo Querini.

L’esposizione è ospitata all’interno di Rothko in Lampedusa, mostra d’arte contemporanea promossa da UNHCR, e organizzata in concomitanza con la Biennale d’Arte 2019.

Il messaggio è forte e chiaro. Per questo vogliamo amplificarlo e disseminarlo ai quattro venti.
Così abbiamo pensato che la Barcolana, la più grande regata al mondo in programma domenica 13 ottobre a Trieste, fosse l’occasione più adatta per farlo, partecipando con l’imbarcazione Kleronia, messa a disposizione dai suoi armatori.
Una grande festa popolare della gente di mare che si ritrova, anno dopo anno, non solo a gareggiare, ma a condividere passioni, rotte e sogni e con essi un modo di vivere il mare, il pianeta, ovvero: la cultura del mare.

A sostegno di questa cultura, e delle sue inderogabili leggi di soccorso e accoglienza,
noi porteremo simbolicamente da Venezia a Trieste un manifesto del mare ideato durante il workshop AtWork e inviteremo la gente di mare ad alzare simbolicamente la bandiera dell’UNHCR tra i guidoni che sventoleranno durante la regata.

Kleronia Sail Boat

Carlotta Sami, portavoce UNHCR per il Sud Europa, sarà a bordo con noi e commenta così la nostra collaborazione: “UNHCR, Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, è entusiasta di partecipare come partner di questa iniziativa, convinta che il Mar Mediterraneo debba tornare ad essere bacino di coesistenza e non simbolo di tragedie e chiusure”.

Hanno aderito all’iniziativa numerose associazioni, fondazioni, aziende, amici e sostenitori, ciascuno con il suo apporto peculiare e declinando il messaggio in base ai suoi valori o punto di vista personale e umano. Chi donando borse di studio, chi disseminando la call, chi condividendo la mission educativa e progettuale.

Tra questi, prenderanno parte al workshop alcuni partecipanti del progetto B&W – Black & White, la tendenza migrante, a cura di Caterina Pecchioli e organizzato da Nation25,
così come hanno aderito all’iniziativa l’Associazione Unesco Giovani e System Professional, il hair brand di Coty Italia, contribuendo rispettivamente attraverso il loro network e la donazione di borse di studio.

La call per partecipare al workshop è prorogata fino al 20 agosto.
Partecipate, diffondete e preparatevi a sventolare la vostra bandiera, il vostro Sud!

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