Paradiso, Inferno, Purgatorio: gli artisti africani interpretano la Divina Commedia

Aida Muluneh, The 99 Series Part One, 2014. Per gentile concessione dell'artista

Il 20 marzo il MMK – Museum für Moderne Kunst Frankfurt/Main di Francoforte inaugura The Divine Comedy: Heaven, Hell, Purgatory revisited by Contemporary African Artists, un progetto espositivo curato da Simon Njami che traspone la Divina Commedia di Dante Alighieri in forma di mostra, attraverso il lavoro di oltre 40 tra i principali artisti africani contemporanei. Un evento di grandi dimensioni che potrà essere visitato presso il MMK fino al 27 luglio e in seguito in altri quattro importanti musei internazionali (guarda il trailer). lettera27 e Moleskine sono partner del progetto e lo accompagneranno nelle prossime tappe in giro per il mondo.

Il curatore Simon Njami e l’artista Bili Bidjocka sono anche i creatori diEcriture Infinie, un progetto artistico itinerante  che celebra la calligrafia ed il piacere di trasferire i pensieri dalla mente alla pagina. Un enorme taccuino invita i visitatori a lasciare un messaggio scritto di loro pugno, come se fosse l’ultima occasione per scrivere a mano. Njami e Bidjocka hanno inoltre contribuito al Moleskine Detour project, insieme all’artista sudafricano Nicholas Hlobo. Mentre Jems Koko Bi e Pascale Marthine Tayou sono tra gli interpreti di AtWork, un altro progetto artistico itinerante che ha coinvolto i taccuini Moleskine, prodotto da lettera27. Nell’ambito di AtWork, comunità locali si sono cimentate in seminari ed installazioni interattive, utilizzate in seguito per creare e promuovere punti di scambio culturale, sperimentazione creativa e la diffusione di idee.

La piattaforma dedicata all’arte contemporanea Contemporary And, media partner della mostra The Divine Comedy, pubblicherà nel corso dei prossimi mesi approfondimenti e interviste agli artisti partecipanti (qui il primo articolo, un’intervista all’artista Guy Tillim). Altri approfondimenti saranno realizzati da lettera27 in collaborazione con Doppiozero. Tra questi, l’intervista al curatore Simon Njami a firma di Elio Grazioli, in uscita nelle prossime settimane.

L’allestimento di questa prima tappa si estende per 4,500 metri quadrati del museo, suddiviso in tre livelli, corrispondenti a Paradiso, Inferno e Purgatorio. Ciascuno di essi ospita opere realizzate appositamente utilizzando linguaggi e media differenti: pittura, fotografia, scultura, video arte, installazioni e performance. Inoltre, per tutta la durata della mostra sono in programma incontri, workshop, talk e screening (qui il programma completo).

La Divina Commedia rappresenta uno dei capitoli totemici della letteratura occidentale, che ha gettato le basi per molta parte della conoscenza contemporanea in ambito teologico, filosofico e morale. Attraverso la mescolanza tra ortodossia cattolica e classicismo, il poema manifesta inoltre le radici profonde della cultura italiana e più in generale delle culture di origine latina. Il progetto di Njami chiama artisti provenienti da culture eterogenee a confrontarsi con i saperi e le tradizioni espressi dall’opera dantesca e insieme con la molteplicità di immaginari da essa generati. Ogni artista rilegge un passo dell’opera e insieme mette in forma idee e concetti astratti quali infinitezza, presenza o assenza del divino, bellezza o speranza.

La triade Paradiso, Purgatorio e Inferno viene letta anche come una metafora del processo di creazione di ciascun artista che progressivamente attraversa questi tre stati dell’anima e dell’intelletto nella produzione dell’opera. La mostra intende anche riportare l’attenzione sugli autori africani come puri artisti, al di là di connotazioni geografiche che svelano spesso retaggi di questioni post-coloniali, poco coerenti con il loro lavoro. The Divine Comedy intende al contrario restituire una voce propria agli autori africani e traghettare il pubblico nel viaggio della mostra, accompagnato di volta in volta dalle particolari visioni di ciascun autore presentato.

Artisti in mostra
Jane Alexander, Fernando Alvim, Ghada Amer, Joël Andrianomearisoa, Kader Attia, Sammy Baloji, Berry Bickle, Bili Bidjocka, Wim Botha, Zoulikha Bouabdellah, Mohamed Bourouissa, Nabil Boutros, Edson Chagas, Loulou Cherinet, Lawrence Chikwa, Kudzanai Chiurai, Dimitri Fagbohoun, Franck Abd-Bakar Fanny, Jellel Gasteli, Pélagie Gbaguidi, Kendell Geers, Frances Goodman, Nicholas Hlobo, Mouna Karray, Amal Kenawy, Majida Khattari, Kiluanji Kia Henda, Jems Koko Bi, Abdoulaye Konaté, Nicène Kossentini, Ndary Lo, Ato Malinda, Pascale Marthine Tayou, Julie Mehretu, Myriam Mihindou, Nandipha Mntambo, Aïda Muluneh, Hassan Musa, Wangechi Mutu, Mwangi Hutter, Youssef Nabil Lamia Naji, Moataz Nasr, Cheikh Niass, Maurice Pefura, Zineb Sedira, Yinka Shonibare MBE, Guy Tillim, Andrew Tshabangu, Minnette Vári, Dominique Zinkpè.

Immagine: Aïda Muluneh, The 99 Series, 2013, © Aïda Muluneh.

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